Coronavirus: forti impatti negativi sulle imprese distributive. Necessari provvedimenti per far ripartire il settore

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Milano, 28 febbraio 2020. “L’impatto del Coronavirus e le conseguenti misure prese dalle autorità nazionali e locali stanno producendo effetti molto rilevanti sulle imprese della Distribuzione Moderna – afferma Claudio Gradara, Presidente di Federdistribuzione -. Le aziende alimentari hanno dovuto fronteggiare una domanda di beni di prima necessità esplosa con velocità repentina negli ultimi giorni, con crescite fino al 60/70%. Siamo riusciti ad affrontare questa anomala situazione mobilitando tutte le risorse interne, adeguando i processi gestionali e agendo in ambito logistico per velocizzare l’afflusso delle merci nei punti vendita. Il quadro sembra ora rientrare e possiamo assicurare che non ci saranno problemi di disponibilità di questi prodotti nelle prossime settimane”.

“Preoccupa invece molto ciò che sta accadendo nei settori non alimentari (abbigliamento, bricolage, sport, profumerie, mobili e arredamento, ecc) – continua Gradara -, dove si stanno registrando negli ultimi giorni cali del fatturato del 25/30% a livello nazionale, con punte nelle Regioni più coinvolte, come la Lombardia, che superano il 50%. Aggiungendo a questi effetti i danni derivanti da una chiusura dei punti vendita non alimentari predisposta dalla Regione Lombardia nei Centri Commerciali per il week end, che rappresenta il 40/50% delle vendite settimanali, il quadro diventerà davvero “di crisi”, portando le riduzioni dei fatturati al 35/40% su scala nazionale, con in Lombardia picchi del -70%”.

“Una situazione insostenibile – prosegue il Presidente di Federdistribuzione – che vedrà le aziende mettere in atto misure di contenimento degli impatti, frenando gli investimenti (ogni anno pari a 1 miliardo di euro) e agendo con tutte le leve disponibili, compreso quella del personale”.

“Un quadro dunque gravissimo, che avrà ripercussioni anche a livello più generale e su tutte le filiere produttive: è facile prevedere che i già deboli consumi interni subiranno un’ulteriore battuta d’arresto, aprendo scenari allarmanti per le imprese del commercio nel medio periodo. Augurandoci di poter uscire al più presto dall’emergenza, occorreranno misure incisive non solo per superare questa situazione contingente ma soprattutto per dare una nuova prospettiva al Paese, affrontando con decisione il tema della ripresa della domanda interna e del supporto alle imprese per tornare a investire e intraprendere un nuovo percorso di crescita”, conclude il Presidente di Federdistribuzione.

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