La frenata dei consumi e la ricetta per ripartire

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La frenata dei consumi prosegue e colpisce anche l’alimentare, settore ritenuto quasi intoccabile durante il lockdown. La corsa ai supermercati è una pagina di storia di un’altra epoca.

La situazione attuale vede invece un calo del reddito che ha colpito milioni di italiani e un clima di sfiducia e una propensione al risparmio ritornata a livelli di vent’anni fa: fattori che rallentano anche la spesa alimentare.

La domanda è troppo debole e, quando la “maschera” della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti cadrà si dovranno iniziare a fare i conti con la realtà, con eventuali piani di ristrutturazione e, solo nella vendita al dettaglio, 200mila posti di lavoro a rischio.

La proroga delle misure di sostegno al reddito ha solo rinviato i problemi: l’ultima parte dell’anno sarà cruciale per un cambio di passo. Come ha sottolineato il Presidente Gradara in un’intervista a La Stampa occorre passare dal tamponamento dell’emergenza alla rimessa in moto dei consumi. La ricetta che serve al Paese è nota e passa da pochi punti fondamentali: riduzione del divario Nord-Sud, rilancio dell’occupazione, investimenti sulle infrastrutture e un vero piano di politica industriale. Le risorse, grazie alla Ue, ora ci sono, bisogna svoltare.

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